La maggior parte delle famiglie che sente la necessità di risolvere il problema della sicurezza abitativa con l’ausilio di cani da guardia, è convinta che sia principalmente una questione di razza a cui dovrebbe appartenere il cucciolo da adottare, tant’è che la domanda che mi pone è sempre la stessa: “Quale razza consiglia come migliore per la guardia?”.
Chi cerca oggi un cane da guardia, solitamente vive in una casa con giardino, è già stato visitato almeno una volta dai ladri e ha dei bambini, desidera quindi un cane efficiente nelle sue mansioni ma nello stesso tempo che possa convivere bene con i proprietari.
Affidarsi a una razza piuttosto che a un'altra dovrebbe rappresentare, secondo il pensiero di chi non ha esperienza cinofila, il “vero segreto” per individuare il cane più idoneo alle proprie aspettative, visto che sulle enciclopedie di cani, sulle riviste e sui siti internet appartenenti alla miriade di allevamenti, non si parla d’altro (in teoria “tutti” i soggetti appartenenti a certe razze dovrebbero possedere delle caratteristiche ideali per custodire la proprietà). Non per nulla, chi poi si rivolge a me per lamentare l’inefficienza del proprio cane, sottolinea sempre con amarezza: “Eppure il mio è un cane di razza …….” Citandomi il nome di una delle tante tipologie che “sulla carta” dovrebbero saper svolgere il proprio dovere in modo ineccepibile!
Quanti sono coloro che in cerca di un buon cane da guardia hanno già cambiato mille volte razza, con la speranza di essere più fortunati della volta precedente? Moltissimi!
Quasi tutti hanno iniziato acquistando un Pastore Tedesco, poi sono passati al Rottweiler perché sembrava migliore, poi hanno provato il Dobermann piuttosto che lo Schnauzer, il Mastino Napoletano, il Cane Corso, il pastore Maremmano-abruzzese, il pastore del Caucaso, quello dell’Asia centrale, il Dogo Argentino, il Dogo da Presa Canario, il Pitbull e molti altri ancora.
Per ottenere quali risultati? Pochissimi!
Tutti lamentano la stessa cosa: se per una volta, affidandosi ad una determinata razza, erano stati fortunati trovando il guardiano che cercavano, la bella esperienza non si è più ripetuta successivamente con soggetti della stessa.
Può allora essere la razza il segreto per individuare il cane ideale per fare la guardia alla nostra casa e proteggere i nostri famigliari?
Certamente no! Altrimenti non ci sarebbero ancora così tante persone in cerca di un cane da guardia che invece continuano a non trovare!
(Basti pensare che a un amico allevatore professionista di cani da pastore Maremmano-Abruzzese, non appena ha scelto di andar a vivere in una casa di campagna piuttosto isolata, ho dato io due dei miei pastori dell’Asia centrale selezionati per proteggere la sua famiglia. Ma non due cani da pastore dell’Asia centrale qualsiasi, bensì soggetti che sapessero fare REALMENTE la guardia contro le intrusioni indesiderate, perché anche in questa razza che allevo io da anni, molti soggetti non risultano affatto idonei. Eppure centinaia di famiglie continuano a scegliere, a occhi chiusi, un “qualsiasi” cucciolo di cane da pastore Maremmano-abruzzese o di pastore dell’Asia centrale per fare la guardia alla loro casa!).
Immagino che queste mie considerazioni vi potranno stupire, ma se ci riflettete un attimo, non possono che essere vere. E poi, non avviene la stessa cosa nella nostra “specie” umana, anch’essa suddivisa in tante “razze”? Si potrebbe forse sostenere che un qualsiasi uomo di razza “bianca” sia meglio o peggio di un altro di razza “nera” oppure di razza “gialla”? Campanilismo a parte, è forse ragionevole ipotizzare che tutti i Piemontesi siano meglio o peggio dei Siciliani, piuttosto dei Liguri o degli Emiliani? Eppure si tratta di uomini di razze diverse! Perché allora credere questo per i cani?
Quando ero ragazzo trascorrevo le mie vacanze scolastiche (e questo avvenne fin dalla seconda elementare) ad aiutare mio padre che di professione faceva l’artigiano idraulico-lattoniere. Circa 50anni fa, per i contadini stava appena iniziando una nuova era: quella della meccanizzazione agricola.
Glia allevatori di bestiame avrebbero presto abbandonato i secchi pieni d’acqua portati a mano per dissetare i loro animali nelle stalle, poiché la tecnologia stava introducendo nuovi sistemi di abbeveraggio automatico, capaci di far risparmiare molto tempo e fatica a chi lavorava in campagna. E fu per impiantare tali sistemi che mio padre lavorò per anni per svariati allevatori delle campagne cuneesi.
A quei tempi, non c’era un’azienda agricola che non disponesse almeno di un ottimo cane da guardia legato ad una catena fissata al fondo del cortile.
Di quale razza erano? Di nessuna razza! Erano cani e basta…, sicuramente “bastardi” incrociati chissà con chi! Guai però ad avvicinarsi!
La prima cosa che mio padre mi raccomandava, prima di portarmi dai contadini, era quella di far sempre ben attenzione a muovermi nelle aie delle cascine e di osservare la lunghezza della catena che teneva legati i cani di grossa taglia: andargli vicino mi sarebbe costato caro!
Allora non c’erano assicurazioni, ASL dove fare le denunce e non si andava sicuramente a finire in Tribunale per il morso di un cane. Quando accadeva, il padrone prendeva a calci o a bastonate l’animale per dimostrare che era partecipe alla situazione, chiedeva scusa al malcapitato e poi collaborava alla cura delle ferite lavando sotto l’acqua corrente la parte morsicata oppure spruzzando un po’ di alcool denaturato, quello rosa che si usava per disinfettare qualsiasi cosa! (Solo nei casi più gravi ci si recava a casa del medico condotto).
Sapete perché quei “bastardoni”, spesso di unica bruttezza, senza alcun addestramento né minima nozione cinofila, facevano una guardia senza paragoni?
Perché erano cani VERI! E se in quel momento erano ancora vivi, significava che servivano a qualcosa, altrimenti i contadini li avrebbero già soppressi da tempo! Voi non immaginate quante volte ho sentito dire in dialetto dalla gente di quelle campagne: “Appena ho tempo ammazzo quel cane perché non mi serve a nulla, mangia solo pane a tradimento!”.
E’ normale che forse voi vi scandalizziate di tutto questo, oggi la situazione è cambiata, ma allora la vita delle campagne italiane non era molto diversa da quella dell’Asia centrale, del Caucaso o della Transilvania. Che problemi aveva un contadino ad uccidere un cane inutile se ogni giorno uccideva gli animali da allevamento con i sistemi più brutali? I maiali, le pecore e le capre venivano sgozzati, le mucche e i tori presi a mazzate sulla testa e le oche decapitate con l’accetta come nulla fosse!
Eppure, a quei tempi, possedere un buon cane da guardia che tenesse lontani i ladri dalla cascina a suon di morsi era normale, tutti ne avevano almeno uno legato al fondo del cortile, mentre oggi è diventata una rarità.
Alcuni giorni fa mi ha scritto una persona dicendomi: “Buongiorno, desidero addestrare il mio cane alla guardia e alla difesa. Potreste gentilmente consigliarmi qualche istruttore per cani da guardia e difesa che operi nella mia zona?”. Alla mia solita risposta: “Purtroppo non è possibile addestrare un cane alla guardia, l'animale deve farla spontaneamente per genetica fin da piccolo, oppure non la farà mai. E' sconsigliabile (oltre ad essere vietata per legge) qualsiasi forma di incattivimento dell'animale perché induce spesso a gravi ripercussioni sui famigliari, oltre a verificarsi spesso inutile in caso di reale necessità”. La stessa ha replicato: ”La ringrazio per la risposta che tuttavia mi ha lasciata un po' perplessa. Ovunque ci sono corsi di addestramento per cani alla guardia e alla difesa senza l'utilizzo di metodi coercitivi. Premetto che il mio cane è uno schnauzer gigante di 1 anno e 5 mesi che in casa di sera, se sente rumori abbaia e ringhia. Purtroppo di giorno quando è fuori in giardino non abbaia mai ad estranei che entrano nella mia proprietà, al contrario gioca e fa le feste a tutti. Vivo da sola in una casa di campagna isolata in collina ed ho scelto questa razza proprio per la guardia”.
La cosa più curiosa è che esisterebbero ormai “ovunque corsi di addestramento per cani alla guardia e alla difesa senza l'utilizzo di metodi coercitivi”! Sarebbe molto interessante sapere come fanno a spiegare al cane che l’uomo estraneo è un pericolo e che, se si avvicina, deve essere morsicato, …glielo “sussurreranno” forse nelle orecchie?
E’ incredibile constatare come, più passa il tempo e più la “fanta-cinofilia” prenda piede, tanto da screditare addirittura chi cerca invece di rimanere coi piedi per terra e aiutare le persone a non prendere l’ennesima fregatura!
Cosa sarà mai accaduto oggi al cane da guardia per ridursi ad essere la “caricatura” dei suoi antenati che fino a pochi anni fa popolavano le campagne di tutt’Italia?
Molto semplice: si è dovuto adeguare anche lui a quella che noi chiamiamo “evoluzione” dell’uomo.
LA CREAZIONE DELLE RAZZE
Un tempo le razze canine erano pochissime (i cani si accoppiavano senza regole), oggi invece ne nascono in continuazione di nuove (pur esistendone già più di 400) per il business di chi le crea. E’ noto a tutti che, per dar vita a una razza, è necessario scegliere alcuni soggetti simili morfologicamente e accoppiarli in consanguineità, diversamente non si potrebbero mantenere costanti in riproduzione i parametri morfologici desiderati e la razza non potrebbe essere riconosciuta come tale.
La consanguineità non porta mai nulla di buono in nessuna specie animale, specialmente se non regolata dalla Natura che sopprime chiunque non riesca a sopravvivere autonomamente senza l’aiuto dell’uomo. La creazione di cani sempre più simili e fedeli a certi parametri voluti dall’uomo per soddisfare i suoi capricci non ha fatto altro che indurre a un drastico INDEBOLIMENTO GENETICO DELLA SPECIE CANINA.
LA MODIFICA DELLE ABITUDINI DEL CANE
Il cane è un animale come tutti gli altri e quindi creato dalla Natura per vivere la sua vita all’aperto. Oggi, la maggior parte delle persone lo fa invece entrare in casa di sera affinché dorma in salotto tutta la notte. (E’ incredibile vedere come sia riuscita a prendere piede la falsa teoria che il cane da guardia sia più utile se lasciato di notte all’interno dell’abitazione. Ma non lo capite che questa è una BUGIA COLOSSALE? Se la sono inventata coloro che, allevando cani a pelo corto, non sapevano più come giustificare l’inefficienza dei loro soggetti che, morendo dal freddo, invece di pattugliare il giardino durante le ore notturne, non sapevano più dove andarsi a rifugiare! Altro che fare la guardia!! Non è assolutamente vero che lasciare il cane in giardino può essere pericoloso perché il ladro lo annienta con più facilità. Il ladro non è così stupido da mettersi ad annientare il vostro buon cane da guardia: studia la situazione, calcolandone i rischi, già alcuni giorni prima e se vede la presenza di VERI cani da guardia, sceglie di non entrare! Entra invece se i cani, indipendentemente dal loro aspetto, gli sembrano innocui.
Questa modifica arbitraria dell’uomo sulle antiche abitudini (e necessità) del cane di vivere sempre fuori, ha causato un drastico INDEBOLIMENTO GENETICO DELLA SPECIE CANINA.
IL CAMBIO DI ALIMENTAZIONE
Per migliaia di anni i cani si sono sempre cibati di piccole prede, di carogne, di scarti di macellazione, di pane duro e di tutti gli avanzi di cucina dei loro padroni. Oggi invece sono state inventate le crocchette che, commercializzate in mille varietà, hanno conquistato quasi tutti i proprietari moderni, sia per l’esigenza di sentirsi più adeguati con la novità che per comodità. Mi fanno sorridere le case produttrici che rivendicano la qualità dei loro ingredienti per convincere i clienti a consumare crocchette di ogni tipo, il vero problema non è solo di cosa sono fatte! Il cane che mangia crocchette perde la capacità di masticare e ogni altro istinto atavico di autentico animale. Come si può immaginare che un cane sappia mordere efficacemente per difendersi se lo si induce ad annullare completamente il suo apparato masticatorio? Le crocchette vengono ingoiate senza mai usare i denti. Inoltre, se uno dei motivi per i quali il cane dovrebbe fare la guardia, è difendere il territorio dove si trovano le sue scorte di cibo, che stimolo avrà mai a difendere un sacco di crocchette piene di ceneri e conservanti? Provate a far scegliere ai cani fra una ciotola di crocchette e una bistecca di carne e poi vedrete cosa preferiscono!
Il recente cambiamento delle abitudini alimentari che il cane manteneva da millenni ha senza dubbio causato un drastico INDEBOLIMENTO GENETICO DELLA SPECIE CANINA.
LE ESPOSIZIONI DI BELLEZZA
La maggior parte della cinofilia praticata oggi dagli allevatori è concentrata sul produrre cani che possano risultare competitivi alle esposizioni di bellezza e, per far questo, è necessario favorire stalloni e fattrici che possiedano certe qualità morfologiche piuttosto di altre, evitando così di accoppiare soggetti poco consoni agli standard di razza stabiliti dai vari club. Poco importa agli allevatori se il maschio scelto come riproduttore è più debole di un altro e che in Natura non sarebbe certamente lui ad accoppiarsi, se risulta morfologicamente corretto lo utilizzano per un’infinità di monte sperando di ottenere una prole con le stesse caratteristiche estetiche, gradite a chi in un cane oggi cerca innanzitutto la morfologia.
Le regole da rispettare in gara per chi porta i cani in esposizione non favoriscono certamente il carattere degli animali partecipanti: se un cane si dimostra aggressivo nei confronti del giudice che si avvicina o lo tocca per valutarlo, viene il più delle volte penalizzato o addirittura squalificato, anche se questa reazione sarebbe più che giustificabile (visto che per lui, il giudice è un estraneo!). Voler scartare certi soggetti particolarmente diffidenti e forti di carattere, i quali per millenni ebbero invece la meglio durante il periodo degli accoppiamenti, ha causato senza dubbi un drastico INDEBOLIMENTO GENETICO DELLA SPECIE CANINA.
LOTTA AL RANDAGISMO
Oggi sono tutti d’accordo a eliminare il fenomeno del randagismo in quanto ritenuto pericoloso per l’incolumità pubblica. Il cane randagio viene accusato di causare incidenti, di aggredire i passanti, di trasmettere malattie e se individuato viene immediatamente catturato per essere rinchiuso in un canile, sterilizzato e dato in adozione a chi non avrà mai più la possibilità di farlo riprodurre. Un tempo, non solo esistevano migliaia di cani randagi in ogni angolo del mondo, ma erano proprio loro ad accoppiarsi spesso con i cani dei contadini e dei pastori durante le transumanze, favorendo una diversificazione delle linee di sangue e un rafforzamento della prole. Avendo ridotto molto questo fenomeno che esisteva da millenni, l’uomo moderno non ha fatto altro che causare un drastico INDEBOLIMENTO GENETICO DELLA SPECIE CANINA.
A tutto questo andrebbe ancora aggiunto l’aumento spropositato dei veterinari avvenuto in questi anni che, per la necessità di sopravvivere, inducono i proprietari moderni a curare in modo esagerato il loro cane, le scelte cinofile delle famiglie sempre più condizionate da ciò che vedono al cinema e in tv e molti altri fattori che hanno ulteriormente causato un drastico INDEBOLIMENTO GENETICO DELLA SPECIE CANINA.
Qualcuno dice: “Ma adesso i tempi sono cambiati, ci siamo evoluti e quindi è più che normale che anche il cane si sia adeguato!”.
Benissimo, ma allora non abbiate la pretesa che possa ancora funzionare contro chi invece continua a entrare nelle nostre case come il tempo non fosse mai cambiato! Per contrastare questi “antichi barbari” che non esitano a malmenarci se non gli consegniamo più che in fretta i nostri averi, non servono certamente molti dei nostri “cani moderni”, indipendentemente dalla loro razza di appartenenza, bensì sarebbe necessario ritornare a possedere veri animali come si allevavano un tempo!
La Federazione Italiana Cani da Guardia si sta infatti impegnando da anni per conservare l’antica tradizione del VERO CANE DA GUARDIA, ovvero di quell’animale che un tempo collaborava con la famiglia per tenere lontano i malfattori. Nessuno dei nostri cani ha mai partecipato in questi anni a esposizioni di bellezza e non è mai stato selezionato per la sua morfologia né ha mai mangiato crocchette o dormito la sera sul divano.
Il nostro lavoro di questi anni è stato unicamente concentrato sul produrre soggetti molto rustici e quindi adatti a vivere tutto l’anno all’aperto e con un carattere idoneo a poter garantire REALE SICUREZZA alle famiglie che li adottano. Come si comportano con i famigliari e con i bambini? Molto bene, né più né meno come fecero sempre nei secoli i cani dei contadini e dei pastori di tutto il mondo! Antica tradizione che la moderna cinofilia commerciale ha fatto di tutto in questi anni per emarginare, mentre noi siamo andati a “rispolverare” per creare i nostri efficienti cani da guardia.
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