Mercoledì 29 Luglio 2015 - Sono volati in un batter d’occhio i tre giorni dello Stage organizzato ad Acceglio (CN) dal CISCAL – Centro Italiano Selezione Cani Anti Lupo con il patrocinio della Federazione Italiana Cani da Guardia. Il tempo è stato molto clemente e quindi tutto si è svolto secondo il previsto: al mattino la teoria in aula con diapositive e filmati, mentre al pomeriggio l’esperienza pratica col gregge Pellegrino Graziano, circa 600 pecore custodite da 6 cani Anti Lupo sui pascoli delle montagne dell’Alta Valle Maira, una delle “preferite” dai predatori vista la sua fitta e incontaminata vegetazione
I cani da guardiania Anti Lupo sono ancora un argomento completamente sconosciuto alla maggior parte delle persone, compresi molti pastori, cinofili esperti e a chi, in teoria, se ne dovrebbe occupare per conto delle istituzioni per supportare coloro che salgono ancora ogni anno in alpeggio e si trovano a dover contrastare i sempre più frequenti attacchi del predatore.
Nonostante si continui a voler sminuire il problema dei danni che il lupo arreca ogni anno agli allevatori in alpeggio e ci si ostini a voler proporre facili soluzioni (addirittura elettroniche!), formare un branco di cani Anti Lupo che funzioni è una mansione molto difficile anche per chi possiede lunga esperienza nel settore, figuriamoci per chi è alle prime armi! La selezione genetica dei soggetti, preferibilmente meticci e non di razza (come invece si cerca di far credere da sempre), l’alimentazione e molti altri accorgimenti, sono fasi fondamentali per ottenere le prestazioni auspicate. Oserei quasi dire che l’argomento “cani da protezione del bestiame” è così complesso e lontano dal pensiero del profano che è quasi normale che sembri di semplice soluzione, tanto da essere addirittura banalizzato da chi propone cuccioli a caso, solo perché appartenenti alle varie razze pubblicizzate e consiglia perfino di usare le “crocchette” per il loro mantenimento. In base alla mia esperienza, mi sento di affermare che, partendo da cuccioli nati nelle gabbie degli allevamenti, specialmente se cresciuti con cibo confezionato (di qualsiasi marca), l’INSUCCESSO è ASSICURATO anche se si tratta di cani da Pastore Maremmano-Abruzzese, Patou, Pastore del Caucaso, dell’Asia centrale, dei Pirenei e tante altri ancora: simili cani potranno solo funzionare per proteggere il bestiame che pascola in luoghi dove il lupo è presente sporadicamente o per "sentito dire", non certamente nelle zone montane dove i lupi sono già ben organizzati per mettere a segno le loro predazioni. La razza a cui appartiene il cane non è mai così importante per funzionare contro i lupi, contano invece le attitudini dei singoli soggetti, la loro provenienza e specialmente l’alimentazione che rappresenta la base essenziale per il successo di un cane da guardiania Anti Lupo.
Vinci Tu Sui Problemi della Tua Vita!
Sono stati 3 giorni di studio intenso e scambio di opinioni fra pastori esperti e piccoli allevatori di bestiame, veterinari, agenti del Corpo Forestale, studiosi impegnati nella ricerca del lupo, esperti cinofili, appassionati e allevatori del cane da gregge, tutti con un unico obiettivo: capire meglio come scegliere e gestire bene un branco di cani idonei per opporsi alle predazioni del lupo.
Valutando i consensi dei partecipanti e i ringraziamenti ricevuti al termine dello stage, credo che questa iniziativa, voluta dalla nostra Federazione Italiana Cani da Guardia, come inizio di un percorso per un necessario cambiamento, sia stato un successo: chi è rimasto con noi tutti i 3 giorni ha potuto imparare molte cose nuove e capire quali siano le reali difficoltà per lavorare con dei veri cani Anti Lupo.
I filmati e le diapositive sui lupi degli amici Stefano Pogliotto, Marco Costantin e Roberto Vezzani, la cena dai pastori a base di polenta e agnello Sambucano, un clima di grande entusiasmo e voglia di imparare hanno poi contribuito a rendere il soggiorno piacevole in ogni suo risvolto.
Non è poi mancata una “triste” casualità che ha però reso più reali gli argomenti trattati durante le ore di lezione: nella notte fra sabato e domenica, uno dei pastori presenti allo stage ha subito un attacco dei lupi al suo gregge che si trovava in alpeggio. Pur essendo rinchiuso nelle “famose” reti elettrificate anti-lupo e nonostante fossero presenti tre cani da guardiania (due di razza Maremmano-Abruzzese e un pastore dell’Asia centrale di circa 2 anni), la predazione ha avuto come conseguenza la perdita di una capra adulta morta sbranata. La coincidenza ha voluto che proprio nella stessa mattinata avessi trattato approfonditamente l’argomento sul gregge che non deve mai essere lasciato da solo di notte senza un pastore che lo sorvegli, anche se si dispone di reti elettrificate e di cani da guardiania, che i cani da guardiania debbono aver raggiunto la loro maturità psicologica (minimo 4 anni) per manifestarsi efficienti e che il numero dei guardiani non deve mai essere calcolato in base alle pecore che si possiedono bensì all’ipotetico numero di lupi che gravitano nella zona dove si pascola il bestiame. Qualcuno aveva anche dubitato che certe misure di sicurezza, da me suggerite, fossero un po’ troppo eccessive, (d'altronde la descrizione del lupo che si sta proponendo in questi anni all’opinione pubblica è sempre più simile a quella dei cartoni animati), ma non appena ascoltato l’episodio raccontato “in diretta” dal pastore, qualcuno ha iniziato a riflettere ad alta voce ponendosi alcuni dubbi: “Allora è vero che non basta una coppia di cani da guardiania qualsiasi e che il lupo riesce a predare ugualmente anche se il gregge è rinchiuso all’interno delle reti elettrificate…!”. Ed io ho pensato: “Mi spiace molto per quella capra, ma nulla poteva essere più convincente di questo episodio accaduto proprio durante lo stage!”.
Al termine del programma, come previsto, sono stati esaminati dieci partecipanti che hanno conseguito la qualifica di “Tecnico Cinofilo per Cani da Guardiania Anti Lupo” di 1° Livello, l’inizio di un percorso che porterà i candidati a diventare dei veri esperti di cani da guardiania Anti Lupo. La cosa più entusiasmante è che fra loro c’è anche Graziano Pellegrino, il pastore che ogni anno sale con il suo gregge di pecore in Alta Valle Maira e che, avendo già esperienza con i suoi 6 cani da guardiania, ha superato brillantemente l’esame, oltre a dirsi disponibile per chi vorrà approfondire l’argomento in futuro.
I neo promossi con la qualifica di “Tecnico Cinofilo per Cani da Guardiania Anti Lupo” sono stati:
Vi invito a contattare il Tecnico Cinofilo più vicino alla vostra zona d’abitazione che, in collaborazione con la Federazione Italiana Cani da Guardia, vi aiuterà a risolvere il vostro problema delle predazioni.
Durante questo primo stage nazionale in alpeggio è anche stato stabilito che la prossima edizione sarà organizzata in altre parti della penisola per favorire gli allevatori che si trovano nel centro e nel sud Italia.
Arrivederci alla prossima!
Ezio Maria Romano