Mai, come in questi anni, il mondo cinofilo sta attraversando un periodo di grandi contraddizioni: da una parte ci sono forti interessi a presentare il cane come una "sottospecie di uomo" da trattare allo stesso modo di un figlio, dall'altra molti si stanno invece rendendo conto di quanto sarebbe importante che il cane ritornasse ad essere l'animale di un tempo: sano, rustico, facile da accudire e utile a far la guardia alla dimora dell'uomo.
Anche se mediaticamente si cerca di non parlarne troppo, forse perché si tratta di un ulteriore punto in cui l’apparato statale si dimostra deficitario nei confronti del cittadino, oggi la gente ha veramente paura di stare in casa la sera. Un tempo, non appena si rientrava, ci si sentiva al sicuro, perché i muri domestici offrivano quel senso di protezione al quale ogni essere umano non può rinunciare per vivere un’esistenza serena. Da alcuni anni a questa parte, esiste invece una certa facilità di trovarsi in balia di criminali senza scrupoli che, invadendo le nostre abitazioni, per pochi euro sono disposti a commettere ogni sorta di reato. Oggi il problema di subire furti e rapine in casa, non è più solo delle famiglie benestanti, ormai ben organizzate a difendersi con personale di sicurezza, ma anche di altre molto più modeste, tipo la coppia che lavora per mantenere i figli e che, rientrando alla sera, può trovarsi coinvolta in vicende che prima si vedevano solo nei film!
L’elettronica ha provato a inventare di tutto per sopperire a questo grave problema che sta ormai preoccupando il mondo occidentale ma, le soluzioni offerte, pare non si stiano dimostrando sufficienti.
A cosa serve l’allarme, se il ladro d'ultima generazione non lo teme? Nessuno fa più caso a quando suona, le forze dell’ordine, essendo in deficit di personale, non riescono ad accorrere in tempo, così come i vicini di casa non si sognerebbero mai di correre in aiuto al malcapitato!
A cosa serve la videosorveglianza se la maggior parte degli extracomunitari che delinque nel nostro paese, dopo un arresto per furto, viene rimessa in libertà?
Ci si può ridurre a vivere in una casa completamente trasformata in una prigione piena di grate, dove il carcerato diventa il proprietario? E se quando si rientra la sera il ladro è in giardino che ci aspetta? E’ inutile aver trasformato l'abitazione in una fortezza, se poi si è aggrediti in giardino e costretti ad aprirla a suon di botte!
La triste realtà è che sono diventati così tanti i reati che accadono a danno delle famiglie italiane, da non fare più nemmeno notizia: solo una minima parte è resa pubblica dai giornali. La scorsa settimana, è venuta da me una coppia di coniugi liguri rimasta vittima di una rapina messa a segno da tre balordi incappucciati che, alle undici di sera, sono entrati nella loro villa e, oltre a prendersi il necessario, li hanno anche malmenati.
Così, senza manco accorgersi, l’uomo moderno, nonostante si sia dotato oggi della tecnologia più sofisticata, sta ritornando pian piano a rispolverare i vecchi sistemi di difesa tipo le armi e i cani da guardia.
Sulle armi non saprei proprio cosa dire perché è un settore che conosco poco, in base però a cosa si sente dalle cronache, pare che la Legge stia quasi punendo di più il padrone di casa che spara al ladro che viceversa!
Sul tema cani da guardia, credo invece di essere sufficientemente preparato per affermare che un buon animale da protezione rappresenta oggi una delle poche valide soluzioni (forse l’unica) per vivere realmente al sicuro all’interno della propria abitazione. Non ho mai conosciuto qualcuno che, essendosi dotato di una coppia di validi guardiani in giardino (ho detto validi, pero!), abbia ancora subito la minima effrazione.
E’ assolutamente vero che i cani possono rappresentare un grattacapo in più per famiglie molto impegnate come quelle di oggi, ma è altrettanto vero che, poter vivere in sicurezza nella propria dimora, è uno dei più importanti privilegi che l'uomo deve saper conservare.
I cani da guardia possono forse rovinare e sporcare il giardino, dare fastidio con gli abbai al vicino di casa, necessitare di essere chiusi quando arrivano ospiti e molto altro ancora ma, se si utilizzano animali rustici ed equilibrati, gli oneri per la loro gestione, alimentazione, cura e salute si riducono al minimo. Io allevo da molti anni una razza di cani da gregge e non mi ricordo di aver mai incontrato problemi, né di aver dovuto portare regolarmente i miei soggetti dal veterinario. Quando il cane nasce sano e viene allevato rispettando le sue reali esigenze di animale, sviluppa un sistema immunitario molto forte: basti pensare a come siano sempre sopravvissuti i cani randagi e i loro antenati lupi in Natura, senza che nessuno si sia mai occupato di loro.
Quello che invece rappresenta uno dei dubbi più assillanti per la maggior parte delle persone interessate a dotarsi di validi guardiani, è la paura che il cane di forte carattere, capace di intervenire sul malvivente con determinazione, possa poi anche dimostrarsi aggressivo con chi lo gestisce o peggio ancora con i bambini della famiglia.
Se fossero ancora vivi mio nonno materno, che fece sempre il cacciatore di pelli e mia nonna paterna, pecoraia dalla nascita, non riuscirebbero a capire perché la gente oggi ha paura che il cane, al quale viene somministrato più di quanto gli sia necessario, possa un giorno aggredire il padrone, come si legge spesso sui giornali. A loro non capitò mai, nonostante la "povera bestia" rimanesse gran parte della vita legato a una catena e venisse nutrito con i soli avanzi della cucina. Anch’io vissi in mezzo ai cani che aveva mio padre e non mi accadde mai nulla di tutto quello che sento oggi dalle cronache. La stessa cosa vale per le mie figlie, che diventarono grandi al fianco di guardiani con un carattere molto forte: mi riferisco a soggetti almeno dieci volte più forti ed efficaci di quelli che oggi fanno notizia per aver morsicato il padrone o i suoi bambini. E non solo le mie figlie mi aiutarono sempre ad allevare cani di un certo temperamento e li accudirono ogni volta che mi assentavo, ma instaurarono ottimi rapporti anche con quelli già adulti che io adottai in ogni parte del mondo per produrre i miei attuali efficienti guardiani!
E’ quindi cambiato qualcosa nei cani di oggi, rispetto a quelli di un tempo o sono i loro proprietari ad approcciarsi agli animali in modo totalmente differente da allora?
Quando avvengono incidenti, la gente è solita sostenere che il cane possa essere improvvisamente “impazzito” e aver agito di conseguenza. Io vi posso invece garantire che, in tanti anni di cinofilia trascorsa con cani fra i più forti che esistano al mondo, non ho mai conosciuto uno di questi casi, né tanto meno ne ho sentito parlare nei paesi stranieri che visito ogni anno per studiare il carattere del cane.
Il cane ha sempre una grande convenienza ad andare d’accordo con chi gli somministra il cibo per sopravvivere e non potrei immaginare il contrario, ma è altrettanto vero che oggi la vita dei cani al fianco dell’uomo è diventata molto difficile. Io non so perché a un certo punto il mondo abbia voluto far diventare il cane quella sorta di umanoide che non fu mai per millenni dal primo giorno della sua evoluzione; probabilmente per business, certo è che il suo modo di vivere si è trasformato subendo ogni tipo di assurdità che il suo padrone gli impone!
Accudire il cane nei migliori dei modi, non significa poter pretendere in cambio che lui si adatti a vivere dimenticando ogni suo istinto naturale!
La stupidità di molti proprietari moderni che scambiano il cane per quell’amico o compagno che non hanno trovato diversamente, assurde politiche di selezione sempre più adottate dagli allevatori ed errati insegnamenti cinofili, diffusi da chi, per convenienza, promuove il cane come un animale mai esistito prima, credo siano le principali cause di molti incidenti che avvengono sempre più spesso. Il cane è un cane, ...e nulla di più.
Come fanno oggi le persone a immaginare che un animale possa aver voglia di accompagnarle a fare jogging nel parco?! E’ evidente che se lo fa è perché non conosce alternative migliori! Come si fa a parlare di benessere animale, costringendo i propri cani a correre al guinzaglio, ballare, saltare, fare gimcane, rincorrere palline, frisbee e ogni altro sport?
Sport per i cani? Da quando gli animali ambiscono a fare sport? I cani, come tutti gli animali, nascono unicamente per sopravvivere a se stessi e riprodurre la specie! La Natura non ha previsto altro per la loro esistenza! Come si può immaginare che siano felici di sedersi o coricarsi a comando, senza sentirne la necessità? Perché dovrebbero ubbidire al richiamo dei padroni o, peggio ancora, riportare mille volte la pallina che gli viene lanciata ripetutamente? Pensate realmente che il cane possa trarne benefici da tutto questo (quali?) o viva ormai così frustrato da non sapersi più sottrarre al “gioco”? Potrà mai essere l'appartamento, un habitat ideale per l'animale che visse millenni allo stato randagio? Perché il cane non dovrebbe abbaiare e ringhiare ai suoi simili che incontra per strada, essendo gli stessi dei concorrenti al cibo e alla riproduzione? Perché dovrebbe dimostrarsi amico di ogni ospite che entra in casa, quando il branco è stato concepito dalla Natura come una struttura sociale chiusa e riservata ai soli che collaborano per sopravvivere?
Continuo da tempo a cercare qualche “illuminato” della cinofilia moderna che me lo sappia spiegare sotto il profilo etologico, ...ma non riesco a trovarlo!
E’ sconcertante vedere come la cinofilia di oggi, invece d’insegnare ai proprietari chi è il cane e quali siano le sue reali necessità per vivere da animale, tenda a produrre soggetti sempre più amorfi e idonei ad acconsentire a ogni strana iniziativa del suo proprietario. E’ incredibile vedere come molti operatori cinofili, pur d’incassare qualcosa, si dimostrano sempre più pronti ad accontentare ogni capriccio dei loro clienti, scegliendo di agire con l'addestramento sui naturali istinti del cane.
Sarà pur vero che, da un po’ di anni, alcuni cani hanno iniziato ad aggredire i loro proprietari come non fecero mai in millenni di storia, ma non credo potrebbero fare altro!
Sapete di chi è SEMPRE e SOLO la colpa quando il cane che morde il padrone? DEL PADRONE STESSO! E di quando morde un bambino della famiglia a cui appartiene? DEI GENITORI!
E nessuno mi convincerà mai del contrario, visto che in una vita dedicata ai cani, non ho ancora mai conosciuto altre realtà.
Il cane è un semplice animale e, come tale, la Natura non ha mai pensato di dotarlo dell’intelligenza, né tanto meno della cattiveria: doti esclusive dei soli esseri umani!
Se in qualità di proprietari e genitori, desiderate trascorrere un’esistenza serena al fianco dei vostri cani, adottate innanzitutto le regole di comportamento che vi elencherò qui di seguito e tutto funzionerà a meraviglia: nessun cane vi apparirà più "difficile" di un altro!
1) Non continuate a cercare una particolare razza di cani che possa amare i vostri figli: non è mai esistita! L’animale vive di semplici istinti e non conosce il significato della parola “amore”; ciò che vi hanno raccontato fino a oggi in tv sono solo favole, belle, commoventi, ma molto fuorvianti per vivere in sintonia con i vostri animali! I cani non provano nemmeno amore per i loro cuccioli, come potrebbero farlo per i vostri figli? La femmina allatta e svezza i suoi figli per poi considerarli presto rivali per il cibo e disposti o antagonisti alla riproduzione. Imparate invece a conoscere meglio chi è il cane, spiegatelo ai vostri bambini in modo corretto e fate capire al vostro animale quanto possa risultare conveniente avere un buon rapporto con i vostri bambini: questo è l’unico sistema per garantirsi la totale immunità dalle aggressioni.
2) Non vogliate un cane che giochi con i vostri bambini: la Natura obbliga tutti gli animali alla sopravvivenza e non ha mai previsto per loro quello che noi consideriamo divertimento. Il gioco degli animali è un’altra invenzione dell’uomo, ma loro non sanno cosa sia! Quello che noi interpretiamo come gioco fra cani e che tanti cercano oggi di far credere tale, è solo una strategia dell'animale per conoscere meglio i punti deboli di chi gli sta vicino, visto che potrebbe risultare utile in futuro combattere per la sopravvivenza individuale. Con lo stesso criterio con cui due cani giocano, un attimo dopo, possono decidere di mordersi. Volete che avvenga questo anche con i vostri figli?
Per evitare ogni incidente fra il cane e il vostro bambino, è necessario far capire all’animale che i vostri figli non sono dei loro “parigrado” (quindi concorrenti al cibo), bensì parte integrante della preziosa famiglia che ne rappresenta la datrice. Vostro figlio potrà accarezzare il cane, portarlo al guinzaglio accanto a voi, ma non sicuramente rotolarsi nell’erba, fare la lotta e giocare a rincorrersi con lui!
3) So benissimo che è ormai diventato di moda il “cane intelligente”, amico degli ospiti come nemico dei ladri: capace d'intuire quando la situazione sta cambiando e agire di conseguenza! Quella rimarrà però sempre esclusiva del commissario REX che vendiamo in tv, non esiste nella realtà, anche se ve lo prometteranno molti allevatori per vendere più facilmente i loro cuccioli! La Natura prevede per gli animali da branco che s'instauri una buona intesa solo fra i membri dello stesso, ma una spontanea diffidenza verso chiunque non vi appartenga. Far socializzare il cane con gli estranei, al contrario di ciò che sostengono purtroppo molti “esperti” moderni, non significa educare l’animale a essere più affidabile con i famigliari, bensì l'esatto contrario! Questo perché il cane non avvertirà più la necessità di legarsi al nucleo famigliare che lo ha adottato e lo nutre, crederà invece che anche molti altri potranno diventare i suoi futuri datori di cibo.
4) Non sgridate, né tanto meno picchiate mai il vostro cucciolo quando fa delle cose che voi non gradite, organizzatevi invece che lui non le possa commettere. Il rapporto che s’instaura fra uomo e cane è essenzialmente basato su due elementi: bisogno e fiducia che l’animale deve provare nei vostri confronti. Qualsiasi vostro comportamento che il cane non capirà durante la sua crescita, e considererà in contrasto con il suo istinto di sopravvivenza, sarà causa di una grave perdita di fiducia nei vostri confronti, una delle principali motivazioni per cui cani aggrediscono i famigliari. Non cimentatevi mai nel volerlo educare o addestrare ai comandi, lasciatelo invece crescere libero di esprimersi, cercando di soddisfare i suoi istinti primari: lui si attaccherà molto al territorio in cui vive e di conseguenza anche a voi che siete i custodi della sua riserva alimentare.
5) Non andate mai a cercarlo, lasciate invece che sia sempre lui ad avvicinarsi quando ne ha voglia. Il capobranco non si preoccupa dei suoi subalterni, sono invece loro che cercano di seguirlo con interesse per far parte del branco.
6) Non siate mai invasivi della sua privacy quando mangia, riposa, si relaziona e litiga con i suoi simili conviventi o è interessato alla sua femmina in calore. In Natura, tutto accade spontaneamente senza la presenza dell'uomo. Se dovesse ferirsi, non avventatevi a curarlo come fosse vostro figlio, lui non sa cosa significhi essere soccorso, è un semplice animale e ragiona come tale: potrebbe temere ulteriore dolore e reagire in malo modo.
7) Non riempitelo come un maiale di mangimi secchi e pieni di conservanti, causa di molte attuali patologie canine: va bene che il cane mangiò sempre i rifiuti dell’uomo, ma se gli somministrerete cibo più appropriato delle normali crocchette, lui vi terrà sicuramente più in considerazione. A voi piacerebbe ingoiare pasticche invece di magiare i vostri piatti prelibati? Credo di no! Bene, la stessa cosa vale per il vostro cane, meglio lo nutrirete e più lui vi rispetterà. Il miglior modo per alimentare un cane non è sicuramente riempirgli la ciotola fin quando lui ne ha voglia, vanno invece date piccole porzioni di alta qualità, tanto che lui mantenga sempre un po' di salutare appetito: funzionerà meglio il suo organismo e il rapporto affettivo con voi!
8) Non acquistate un cane da guardia se non avete un giardino o un cortile in cui farlo vivere ogni istante della giornata. Non credete a chi vi dice che il cane va fatto dormire in casa la notte per la sua sicurezza: non esiste stupidaggine più grande ed è una scusa che inventarono anni fa gli allevatori di cani (magari esotici) a pelo corto che non sapevano come giustificare i tremori dei loro animali molto sensibili al freddo. Un cane, per essere considerato da guardia, deve innanzitutto appartenere a una razza che si adatti bene a vivere fuori tutto l’anno con qualsiasi temperatura, questo è quanto prevede la Natura per qualsiasi animale. Per la sua incolumità non preoccupatevi, i ladri non sono così stupidi da infierire sul cane da guardia prima di entrare a rubare in una casa, si tratterebbe della peggior strategia esistente: anche questa è un’altra semplice invenzione creata da chi la cinofilia la conosce poco. In compenso, il cane lasciato sempre in giardino avrà occasione di scaricare ogni sua tensione dovuta allo stato di prigionia e nutrirà molto più rispetto per voi che sarete invece gli unici a possedere un territorio riservato (la casa), come accade regolarmente in Natura per ogni capo branco.
Queste sono solo alcune delle più importanti regole che funzionano sempre con ogni cane, ma ve ne sono molte altre che un buon proprietario dovrebbe conoscere.
Non credete a chi sostiene che il buon cane da guardia, capace di affrontare i malviventi con grande determinazione, potrebbe anche diventare pericoloso con i famigliari: l’equilibrio di un cane non ha nulla a che vedere con le sue reazioni in caso di necessità. Molte volte accade addirittura il contrario: più il cane si dimostra predisposto a difende con grinta il suo territorio e più va d’accordo con i famigliari che lo sanno gestire con intelligenza. Si tratta di un comportamento naturale dell’animale da branco che, considerando pericoloso tutto ciò che non conosce, diventa ancora più motivato a coalizzarsi con i suoi conviventi, questo per aumentare le sue possibilità di sopravvivenza. Sono invece i cani più apatici a riservare quasi sempre le peggiori sorprese!
Sapete cosa raccontano spesso le persone che hanno subito un’aggressione dal loro cane? Che si trattava di un soggetto apparentemente normale, molto pacato, che non ringhiava mai, sempre disponibile ad assecondare i loro comandi e manifestava predisposizione nel socializzare con tutti!
Ed io ci credo, poiché questa tipologia di animali non ha nulla a che vedere con quanto creò in origine la Natura!
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