CISCAL – Centro Italiano Selezione Cani Anti Lupo.
Per capire quale possa essere l’unica alimentazione corretta per un cane da guardiania Anti Lupo, è necessario sapere come si originò il cane da pastore nella storia. Tutti i biologi sono ormai d’accordo che l’animale “cane” abbia preso vita dalla domesticazione spontanea di alcuni lupi che, non essendo particolarmente abili nella caccia, scelsero di sopravvivere cibandosi degli scarti di cibo dell’uomo, ma per trattare a fondo quest’argomento servirebbero molte pagine. Quello che invece intendo sottolineare in quest'articolo è che, chissà quanti secoli fa, non fu l’uomo a cercare il cane per proteggere le sue pecore, bensì fu il cane che si avvicinò spontaneamente alle greggi, considerandole una discarica itinerante capace di offrire cibo per la sua sopravvivenza. E fu proprio da quel momento che partì l’evoluzione di chi oggi noi identifichiamo come cane da guardiania Anti Lupo.
Purtroppo, in questi ultimi decenni, ci siamo così allontanati dalla logica di chi sia l’animale “cane” (anche grazie alla subdola complicità dei vari apparati commerciali che hanno ormai fatto di tutto per confondere le idee al proprietario moderno su come vada cresciuto, alimentato e gestito), che non mi stupisco certamente di cosa stia avvenendo anche nel settore della pastorizia moderna in tema di alimentazione dei cani destinati a custodire le greggi dagli attacchi dei lupi.
E’ diventata prassi comune di alcune amministrazioni regionali, in accordo con varie marche di croccantini per animali, quella di consigliare e/o regalare ai pastori sacchi di mangime da somministrare ai loro cani da guardiania Anti Lupo. Le prime hanno lo scopo di contribuire alle spese di chi sale ancora in alpeggio e si deve avvalere di cani capaci di contrastare il rischio del predatore che uccide il bestiame, le seconde quello di reclamizzare il loro prodotto con l’implicito messaggio mirato al ragionamento dei consumatori: “Se quel mangime viene dato ai cani Anti Lupo, chissà come farà bene al mio che tengo in casa!”.
Certamente le crocchette sono una tipologia di alimentazione comune per chi adotta animali domestici, addirittura fortemente consigliate da molti veterinari di ultima generazione, ma credo sia comunque corretto informare meglio chi vive nell’ambiente della pastorizia, su quali siano gli istinti che portano i cani da guardiania Anti Lupo a custodire le loro pecore.
Da oltre una trentina d’anni, innanzitutto per business, si è cercato di dare al pubblico una visione del cane come un essere che necessita di mille attenzioni, anche perché, non potendo sfruttarlo per la carne, non vi era alternativa se non quella di “spennare” i suoi proprietari speculando sui loro sentimenti. Se il veterinario vi raccontasse chi è realmente il cane e quali sono le sue modeste aspettative di vita, voi diventereste molto meno apprensivi e non spendereste sicuramente tanti soldi in cure spesso inutili. Se capiste meglio come al cane non interessi nulla di quanto fate per lui, anzi, spesso lo detesta addirittura ed è per questo che vi morde, voi rischiereste di amarlo molto meno, ma in particolar modo rischierebbero tutti coloro che fino a oggi vi hanno indotto a diventare consumatori perfetti.
L’animale “cane” non ha bisogno di un padrone per essere felice, come tutti cercano di convincerci, anzi, vivrebbe molto volentieri da animale randagio senza nessuno al suo fianco, né tanto meno sa cosa significhi provare amore per un uomo: gli animali vivono d’istinti, non di sentimenti!
Nella mia vita avrò allevato più di mille cani, fra cuccioli e soggetti adulti, e non ho mai trovato eccezioni al di fuori dei loro istinti, mi hanno sempre “amato” tutti nello stesso modo. Più io cercavo di farli vivere da animali, soddisfacendo i loro istinti primari e più loro mi “amavano”.
Questa esperienza è ciò che mi ha sempre fatto sostenere che, ogni volta che il cane morde il suo padrone, la colpa non sia mai del cane, bensì di chi lo detiene. L’animale non conosce cattiveria, anzi, vive con un unico scopo: quello di andare d’accordo con chi gli permette una buona esistenza! Quando invece decide di mordere, non è che sia impazzito, come spesso si crede, bensì non vede altre possibilità per esternare il suo disagio. Se potesse scegliere dove vivere la propria esistenza, se ne andrebbe molto tempo prima di scontrarsi con chi non gli soddisfa i suoi istinti di animale, il problema è che noi, così “tanto carini” e sempre pronti a sostenere di “amarlo follemente” , lo costringiamo a vivere nel nostro giardino o peggio ancora in un appartamento.
Se il cane perde un padrone e ne trova un altro più conveniente, lo preferirà dopo pochi giorni, dimenticandosi presto di quello precedente. Questo è un comportamento che costato da sempre, ogni volta che adotto i cani dei miei clienti in attesa di una successiva sistemazione. Prima erano felici con i loro proprietari, poi passano a essere felici con me e, quando trovo loro una buona sistemazione, ritornano presto felici con i nuovi proprietari. Senza che accada nulla di psicologicamente drammatico, come spesso sostiene chi vuole, a tutti i costi, interpretare qualcosa di umano in questo semplice animale che prova gli stessi “sentimenti” di un qualsiasi altro mammifero. Anche una pecora, una capra o una mucca, non si sentono immediatamente a loro agio quando cambiano “residenza”, ma solo pochi vogliono vedere tutto ciò, poiché in questo caso si tratta di animali "ottimi in padella!".
Senza un padrone che lo obbligasse a vivere con sé, il cane trascorrerebbe un’esistenza meravigliosa: la sua di animale libero!
Vi ho fatto questa lunga premessa, per dirvi che l’unico motivo per il quale un cane da guardiania Anti Lupo decide di stare con il gregge, difendendolo dai predatori, è solo (ed esclusivamente) per l’interesse istintivo che prova nei confronti del cibo che può ricavare dallo stesso. Non sicuramente perché lo “ama”, perché vede nelle pecore il suo branco o per altri fantastici motivi che sento spesso raccontare. Come potrebbe un cane “amare” gli ovini, visto che deriva geneticamente dal lupo che li uccide per mangiarseli? Oppure pensate che sia così tanto stupido da considerare pecore e agnelli il suo branco, nonostante non possa soddisfare con loro il suo istinto naturale di riproduzione? Ma chi vi ha raccontato tutte queste stupidaggini??
Come anche la teoria che il cane ami l’uomo e di conseguenza le pecore perché sono del suo padrone, è meglio che la dimentichiate presto perché vi condurrà a deduzioni molto lontane dalla realtà.
L’unico motivo, per cui il cane si è avvicinato al gregge migliaia di anni fa e ci convive ancora tutt'oggi, è per poterne trarre scorte alimentari utili alla sua sopravvivenza ed è solo per questo che lo difende dai lupi, visto che non ha nessuna intenzione di farsele sottrarre!
Se quanto ho scritto finora, corrisponde a realtà (e se non foste ancora convinti, sono disposto a discuterne con chiunque sostenga il contrario), come potete pensare che un cane da guardiania Anti Lupo abbia interesse di difendere le vostre pecore se lo riempite di crocchette? Quale necessità sentirà di conservare e proteggere le sue scorte alimentari, se siete voi stessi a convincerlo della loro inutilità?
Se il discorso sui cani da guardiania Anti Lupo si riduce a una semplice messa in scena delle amministrazioni che cercano in qualche modo di placare gli animi dei pastori, sempre più irritati perché il lupo è ritornato o stato reintrodotto, allora qualsiasi cosa può “fare spettacolo”. Ben vengano le case produttrici che regalano tonnellate di crocchette a sorridenti funzionari che scattano meravigliose fotografie di repertorio da pubblicare su internet, ma se il problema sta nell’istruire correttamente chi ogni anno sale in alpeggio con un gragge che desidererebbe riportare a casa intatto, credo sia utile capire un po’ meglio alcuni meccanismi naturali.
Nella storia antica, i pastori non ebbero mai la necessità di procurarsi i cani da guardiania, né tanto meno la possibilità di selezionarli: si avvalsero per secoli di semplici randagi che si avvicinavano spontaneamente a loro, durante le transumanze, con lo scopo di trarre nutrimento dal gregge. I cani che poi, per eccessivo istinto predatorio, aggredivano le pecore ogni volta che sentivano appetito, venivano subito allontanati o uccisi dagli stessi pastori, mentre gli altri, che si dimostravano più domestici e meno pericolosi con il gregge, se riuscivano a sopravvivere alla vita dei pascoli e alle razzie dei lupi, si riproducevano spontaneamente fra di loro. E fu così che prese forma l’autentico cane da guardiania Anti Lupo che oggi l’uomo ha quasi estinto con la sua mania di creare le razze e diventarne un cieco tifoso.
Nei pascoli dell’Asia centrale, dove mi reco spesso per studiare i cani da pastore aborigeni più antichi del mondo, nessuno somministra costantemente cibo ai propri cani da guardiania Anti Lupo. Laggiù, dove non esistono ancora i contributi elargiti dallo Stato per risarcire i pastori, ogni volta che il lupo fa razzie di pecore, tutti hanno grande interesse a possedere ottimi cani da guardiania, poiché un paio di razzie ogni anno, rappresenterebbero la vera catastrofe di intere famiglie che non dispongono di altro per sopravvivere! La convinzione di quei pastori, che io condivido appieno, è che il cane debba saper compensare quanto ricava sporadicamente dal gregge con continue catture di roditori, rettili, tartarughe, volatili, volpi e altri animali che popolano i pascoli e i boschi circostanti. Con quest’antico sistema, si ottengono molti vantaggi: i cani non si appesantiscono mai, si mantengono sempre in forma cacciando, sviluppano la dovuta agilità indispensabile per contrastare gli attacchi dei lupi, liberano il territorio infestato dagli animali nocivi e imparano a sopravvivere da soli (come fa il loro nemico: il lupo) senza dover mai gravare sui pastori durante le faticose transumanze. E in oltre, la cosa più importante sta nel fatto che s’ingelosiscono molto del loro gregge perché rappresenta UNA FONDAMENTALE RISORSA per la vita.
Anche in Asia centrale accade che l’attento pastore si accorga della troppa fatica che sta facendo il cane per trovare il cibo necessario al suo mantenimento, allora, solo in questo caso, interviene integrando la sua alimentazione con del cibo. Riserva a lui gli avanzi di pane, crusca mescolata a siero del latte o a brodo di pecora e acqua, scarti di macellazione, interiora, ossa e sangue, alimenti che vengono destinati ai soggetti più provati dalla dura vita dei pascoli.
Non viene mai fornito cibo in eccesso, perché l’interesse dei cani per il gregge e la loro competizione con i lupi, finirebbe all’istante!
Quanto invece viene applicato oggi da tutti, con quest’assurda concezione di esasperato assistenzialismo per il cane, diventato ormai anche evidente motivo di vanto per molte persone che in questo modo si sentono migliori di altre, rappresenta la totale rovina e continua degenerazione della specie che si sta indebolendo ogni giorno di più.
Molti cani di razza, oggi esistono solo perché il loro padrone li accudisce come esseri “quasi dementi” e completamente incapaci di comportarsi da animali. Se non ci fosse la totale assistenza dei loro padroni, la maggior parte di questi cani si sarebbe ornai estinta! E non mi riferisco solo a cani tipo il moderno Bull Dog o altri simili che tutto sembrano tranne che animali, bensì ad altre razze che si continuano a presentare al pubblico come cani da pastore, pur non assomigliandoci più in nulla.
Ho appena venduto due cani da pastore dell’Asia centrale, selezionati per la guardia della casa, a un imprenditore di Madrid che, per semplice passione, tiene ancora un folto gregge di pecore sulle montagne spagnole e si avvale dei locali “Mastini Spagnoli” per difendere il suo gregge dai lupi. Alcuni giorni fa, mi ha scritto parlandomi un po’ della razza e, riferendosi esplicitamente ad alcuni soggetti che circolano qui in Italia, mi ha scritto questo:
“Es cierto que todavía hay buenos perros Mastines de lineas antiguas que son eficaces contra los lobos en las comunidades autónomas de Extremadura y de Castilla Y León, y que en verano se juntan muchos rebaños trashumantes en la montañas de Leon y se localizan buenos perros, aunque debido a la moda de los perros de pedigree, cada día hay mas mastines bastardeados con perros de Show, o lo que es lo mismo, Mastines oficiales con pedigree del tipo que cría el criadero del () en Italia, y que son perros con sangre de Mastiff Ingles, Fila, San Bernardo , etc...
Puedes ver en Internet la pagina Web : amigos del mastín de campo y trabajo. Allí veras Mastines Españoles de lineas antiguas que trashuman en verano a León”.
In pratica, quello che oggi è conosciuto nel mondo come “Mastino Spagnolo”, (diventato purtroppo famoso in questi anni, non per le sue qualità di cane antilupo, ma per essere stato trasformato, da “criminali” della selezione cinofila, in uno dei cani più grandi e pesanti di tutta la terra), non ha più nulla a che vedere con quello che utilizzano ancora gli stessi pastori della penisola iberica.
Dove il cane deve aiutare l’uomo a proteggere il bestiame nei pascoli, le sue dimensioni non possono mai variare di molto, indipendentemente dalla razza a cui appartiene e in quale parte del mondo sia nato, perché i pastori utilizzarono sempre gli stessi sistemi per allevare e scegliere i loro cani da lavoro. Se volete confrontare quello che oggi viene presentato negli show come Mastino Spagnolo e gli altri che vivono ancora con le greggi, cliccate QUI e vedrete cosa intende il mio amico di Madrid per VERI Mastini Spagnoli.
L’alimentazione di un cane da guardiania Anti Lupo, affinché l’animale rimanga efficiente nelle sue funzioni, è assolutamente fondamentale, forse una delle cose più importanti, visto che l’unico motivo per cui il cane sceglie di vivere al fianco del gregge è quello di poter sopravvivere con ciò che produce lo stesso.
So perfettamente che molti pastori occidentali preferiscono organizzarsi per non far nascere troppi agnelli durante il periodo dell’alpeggio, incapperebbero in troppi disagi (ai quali hanno comunque sempre trovato rimedio i pastori orientali!) e quindi, spesso, non dispongono di placente, agnelli morti, scarti del latte e molto altro per nutrire i loro cani. La stessa cosa accade anche in alcune delle greggi con le quali collaboro tutt’ora con i miei cani da guardiania Anti Lupo.
Non affidatevi però alle moderne e comode crocchette per risolvere il vostro problema: otterrete cani poco interessati agli animali che volete custodire e dotati d'istinti primari ed energie decisamente inferiori ai lupi che ve li vogliono sottrarre. Preferite sempre scarti di macellazione del vostro bestiame o comunque altra carne cruda con ossa, magari alcuni avanzi della vostra tavola: il cane li preferirà di gran lunga e ve ne sarà molto riconoscente! Magari date anche uno sguardo a questi due siti: www.barf.it e www.barfworld.com che vi serviranno per attingere ulteriori informazioni sull’argomento.
A meno che, e potrebbe essere un’idea, non vi mettiate d’accordo con le guardie dei vari parchi italiani che provino a convincere anche i lupi selvatici a modernizzarsi e alimentarsi con le tanto reclamizzate crocchette! Otterete così dei lupi meno pericolosi per i vostri cani!
P.S. – Quando redigo questi articoli, considerati da tutti controcorrente, sono assolutamente consapevole che a molti non piaceranno e il numero dei miei nemici continuerà ad aumentare (ne ho già un bel numero!) ma, quello che scrivo, non è altro che ciò che costato ogni giorno nella vita che trascorro al fianco dei cani.
Nemmeno a farlo apposta, solo ieri mattina, una mia femmina di nome Lucky, cane da pastore di provata efficienza nel saper difendere il gregge dai lupi, mi ha fornito un’altra prova di chi sono e cosa vogliono i nostri cani. I miei animali vivono tutti in coppia e in grandi recinzioni, liberi di correre a piacere, di litigare fra loro se ne sentono l’esigenza e di dormire dove preferiscono: al riparo o alle intemperie.
Circa 20 giorni fa, Lucky ha partorito 8 cuccioli e, in questa fase di allattamento, io la nutro abbondantemente con carne di prima qualità e pane secco, tant’è che si trova in splendida forma.
Ieri mattina, entrato nella capanna dove vivono i suoi cuccioli, sapete cosa ho trovato? Questo ratto di grosse dimensioni che vedete in fotografia, con i cuccioli che, molto entusiasti, se lo stavano rosicchiando.
La madre l'aveva appena catturato e portato loro per iniziarli al gusto della carne e, se non fossi arrivato io, sono sicuro che presto se lo sarebbe mangiato lei, per poi rigurgitarlo e offrirglielo in pasto, com’è già accaduto altre volte. Eppure, di cibo che le fornisco io, ne ha a volontà!
Per eccessivo scrupolo, ho sostituito il topo con una succulenta carcassa di faraona che, essendo senza la pelliccia e quindi più appetibile, gli 8 cuccioli hanno immediatamente “aggredito”. Sono poi andato a deporre il roditore ai margini di un torrente in secca che confina con il mio allevamento. Come sempre, stamattina il topo non c’era più: chi se lo sarà mangiato? Le solite volpi, i tassi, le faine, i gatti di campagna, oppure i lupi che si avvicinano sempre più spesso alla mia abitazione: tutti animali liberi di agire senza un uomo che li costringa a vivere con sé.
A questo punto vi chiedo una dovuta riflessione: è il nostro cane che in questi ultimi 30anni si è spontaneamente trasformato in un ridicolo umanoide, bisognoso di tutte le cure che l’uomo moderno gli vuole offrire perché si considera più evoluto di un tempo, o è per una degenerazione della nostra specie umana che oggi molte persone costringono i loro animali ad adattarsi alle abitudini domestiche?
Verbania, Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Vercelli, Aosta, La Spezia, Genova, Imperia, Savona, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Sondrio, Varese, Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine, Bolzano Alto Adige, Trento, Bologna, Ferrara, Forlì Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, Perugia, Terni, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro Urbino, L'Aquila, Chieti, Pescara, Teramo, Campobasso, Isernia, Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo, Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Matera, Potenza, Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani, Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari